LA PONTONI FALCONSTAR ABBATTE LA CAPOLISTA MA NON SI MONTA LA TESTA. TIRO DA 3 PUNTI E DIFESA DECISIVI, COSI’ COME IL RIENTRO DI SANAD
E’ una Pontoni Falconstar rinfrancata e ricaricata quella che esce dal derby vinto contro la Horm Pordenone, ma allo stesso tempo una Pontoni Falconstar che non vuole montarsi la testa visto che è attesa da due trasferte consecutive, complice anche il giro di boa tra fine andata e inizio ritorno, e la classifica, visti anche i risultati dagli altri campi, non è cambiata in modo esponenziale con il pur importante successo sull’ormai ex capolista.
E’ cambiata però la prospettiva, soprattutto perchè la squadra ha dimostrato che recuperando uomini ed energie (decisivi, rispetto al netto ko di Oderzo, i rientri di Sanad e Antonutti) si può competere con tutti.
“Anche i risultati dell’ultima giornata dimostrano quanto il campionato sia equilibrato, regali sorprese, e sia stimolante – racconta coach Thomas Miani – la vittoria contro una squadra forte come Pordenone ci dà un’iniezione di fiducia che però è funzionale al prosieguo della stagione. Intendo dire che non deve essere un traguardo, ma un punto di partenza, specie in vista delle due gare esterne consecutive a Padova e San Bonifacio”. Contro Pordenone capitan Rezzano e compagni hanno saputo sfruttare al meglio le possibilità offerte dalla difesa ospite, che con una difesa a zona prolungata ha sfidato al tiro la Falconstar, pagando caro questa scelta (14/32 dalla lunga distanza per la Pontoni, oltre il 43%). Contemporaneamente la Pontoni ha migliorato nettamente il rendimento difensivo rispetto alle ultime uscite, con la Horm che solo con la sfuriata finale, complice il rilassamento dei biancorossi, ha superato quota 70. “Questa difficoltà negli ultimi minuti non ci è nuova, specie quando siamo in abbondante vantaggio – ammette coach Miani – tendiamo a smettere di giocare aspettando passivamente che passi il tempo, e questo non va bene, dobbiamo migliorare. E’ vero però che abbiamo fatto molto bene in difesa, in particolare grazie allo sforzo del nostro trio di lunghi Rezzano-Antonutti-Skerbec bravissimi a limitare sia Mandic sia Mozzi sotto canestro. Abbiamo preparato bene la partita e voglio condividere il merito con i miei vice Gilleri e Fazzi con i quali c’è una grande sintonia e un ottimo gioco di squadra quando si tratta di analizzare gli avversari con lo scouting”. Vanno sicuramente spese delle parole sul rientro di Sami Sanad: l’ex college Usa ha ripreso da dove aveva iniziato, ovvero da una prestazione a tutto tondo: playmaking, canestri (4/5 da 3 punti), rimbalzi.
“Siamo felicissimi del rientro di Sami, un giocatore che porta tanta energia e capacità come pochi di saltare l’uomo in palleggio creando spazi per i compagni – conclude il tecnico – è un aspetto fondamentale, in questo caso ne ha approfittato soprattutto Soncin (3/6 da 3 punti) che ha capitalizzato al meglio quella frazione di secondo in più a disposizione per preparare il tiro. Speriamo che nelle prossime gare anche altri ragazzi riescano a mettersi in evidenza, con Pordenone qualcuno è stato sacrificato a livello di minutaggio ma ci sarà spazio per tutti”.
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