PONTONI FALCONSTAR, LA SERENITA’ PREVALE SULL’AMAREZZA, LA SQUADRA HA DATO TUTTO. SOLO APPLAUSI PER IL GRUPPO BIANCOROSSO
Prevale la serenità sull’amarezza in casa Pontoni Falconstar dopo la sconfitta in gara5 a Rubano contro la Virtus Padova che è costata al gruppo di coach Praticò la mancata ammissione alla prossima B nazionale. La serenità è figlia della consapevolezza che la squadra era arrivata al limite delle energie disponibili e non si poteva fare di più, almeno in gara5 perché i rimpianti, semmai, sono per la gara4 persa al PalaPaliaga. La Pontoni ha dato tutto, non è stata certamente nemmeno fortunata, visto l’infortunio che ha tolto di mezzo all’inizio della serie Marco Bacchin (mentre dall’altra parte, per gara5, la Virtus era riuscita a recuperare Ferrari, che infatti ha dato una mano decisiva ai suoi compagni), e può accettare con, appunto, serenità il verdetto della stagione, che la rimanda alla B interregionale della prossima campagna 2023/2024. “Non è una retrocessione, abbiamo perso una finale promozione e il rammarico, pur essendoci, è diverso – racconta coach Praticò – faccio i complimenti ai ragazzi che anche in gara5 hanno lottato fino all’ultima goccia di energia. Abbiamo approcciato molto bene il match, con la faccia giusta e trance agonistica. Siamo durati 25′, conducendo a lungo la gara, poi loro hanno preso in mano la partita segnando anche canestri molto difficili e non c’è stato niente da fare. Credo sia giusto così, se pensiamo che a lungo la Virtus Padova ha occupato il quarto posto che le avrebbe evitato questo spareggio, forte anche di un budget che è il doppio del nostro, e questo non può non pesare sul risultato del campo”. Ancora più onore dunque alla Falconstar che ha impegnato fino alla bella una squadra nettamente favorita sulla carta, peraltro nell’unica serie del girone che ha avuto bisogno del match decisivo, a dimostrazione di quanto capitan Medizza e compagni siano riusciti a mantenere in equilibrio la serie. “Gara4 per noi è stata quella decisiva e il rammarico è legato a quella serata – conclude il tecnico triestino – credo comunque che tutto il nostro ambiente, la società, i tifosi, la città di Monfalcone debbano essere orgogliosi del lavoro di questi ragazzi”. Cala dunque il sipario sulla stagione biancorossa, all’orizzonte solo tanto riposo e le prime riflessioni sul futuro per la società e tutte le componenti del gruppo.