LA PONTONI FALCONSTAR SI MANGIA LE MANI PER I TANTI ERRORI CON CREMA. ORA LA PAUSA PER RESETTARE TESTA E FISICO
E’ iniziata con una seduta di allenamento basata sul recupero atletico la settimana della Pontoni Falconstar post sconfitta con Crema, secondo ko casalingo consecutivo dopo quello con Vicenza, intervallati dal successo di Palermo. Durante la sosta di campionato (nel weekend si gioca la Coppa Italia, competizione che non vede in corsa i biancorossi) capitan Medizza e compagni cercheranno di resettare testa e fisico in vista della volata finale di un campionato che poteva essere facilitata da un risultato positivo contro i lombardi e invece diventa tutta da giocare per provare a raggiungere la salvezza attraverso gli spareggi salvezza. “La prima speranza è quella di essere tutti sani per avere la squadra al completo agli allenamenti e ovviamente nelle gare che arriveranno dopo la sosta – si augura coach Praticò – negli ultimi tempi questo non è successo (vedi l’assenza di Cestaro contro Crema, oltre alle condizioni non perfette di diversi uomini, ndr) inficiando la nostra preparazione. Poi sicuramente dovremo fare un lavoro su più lati, anche se il principale sarà quello mentale. Fisicamente faremo il possibile, è un dato di fatto che possiamo permetterci solo un certo numero di allenamenti ma non dovrà essere un alibi, semplicemente li dovremo sfruttare al meglio. C’è poi la parte tecnica: dobbiamo ricompattarci come gioco, provando a inventare qualcosa di nuovo, inserendo al meglio Arrighini che è ancora indietro, e pensare a limare i dettagli, anche in difesa per quanto contro Crema la partita difensiva di squadra l’abbiamo fatta”. Non è stata infatti la difesa a pregiudicare il successo finale, bensì il numero di errori al tiro, davvero elevato soprattutto nel pitturato, basta considerare il fatto che la Pontoni ha tirato meglio da 3 punti (36%) che da 2 punti (31%). “Abbiamo sbagliato tanti canestri facili e questo ci ha fatto perdere fiducia – commenta il tecnico triestino – la qualità della nostra partita a mio avviso è stata buona, se costruisci tanti tiri teoricamente ad alta percentuale, smarcando spesso l’uomo, vuol dire che il gioco scorre, che la squadra ha chiaro quello che deve fare e sceglie le soluzioni giuste. E’ mancata la finalizzazione. Abbiamo comunque tenuto duro e fatto il possibile, a un certo punto il dato al tiro da 2 punti era 3/18 eppure eravamo a contatto”. Dopo la pausa arriverà la trasferta di Bergamo, un’altra sfida delicatissima stante la situazione di classifica. “Il calendario si farà più difficile ma c’è ancora tranquillità consapevoli che dipende sempre tutto da noi – conclude il coach – anche senza il top della condizione dovremo trovare il modo di vincere comunque e soprattutto eliminare le sconfitte casalinghe tornando a fare punti in casa”.