CLASSIFICA E MORALE, PER LA PONTONI FALCONSTAR UNA VITTORIA CHE VALE DOPPIO CON BERNAREGGIO. PASSI AVANTI, ORA LA CONTINUITÀ

CLASSIFICA E MORALE, PER LA PONTONI FALCONSTAR UNA VITTORIA CHE VALE DOPPIO CON BERNAREGGIO. PASSI AVANTI, ORA LA CONTINUITÀ

Per la Pontoni Falconstar quella ottenuta contro Bernareggio grazie ai due liberi a tempo scaduto di Roberto Prandin è una vittoria che vale doppio, o forse anche di più. Retorica a parte, il successo dei biancorossi è importantissimo per la classifica, che inizia a muoversi, ma ancora di più per il morale viste le dinamiche con cui è arrivato. La Pontoni è riuscita a ribaltare una partita quasi già persa sul -7 a meno di 2′ dalla fine, e a ovviare a pesanti carenze di organico nel settore lunghi tra acciacchi e problemi di falli, e lo ha fatto tirando fuori orgoglio e carattere che da sempre contraddistinguono le prestazioni della Falconstar al di là degli interpreti. Su questo dna adesso va costruito il percorso di miglioramento. “Sicuramente sì, abbiamo vinto meritatamente, perchè siamo stati avanti per 32′ su 40′, ma c’è da lavorare tanto – analizza con lucidità coach Praticò – siamo ancora alla ricerca dell’identità ma possiamo farlo con 2 punti in più in classifica. E’ stata una partita strana, certi episodi ci sono girati a favore, penso al tiro facile sbagliato da loro a 7” dalla fine, altri contro (il riferimento è all’azione di Coronica che aveva portato a un potenziale canestro non convalidato, con una stoppata sospetta sul tabellone, ndr), e come sempre ci sono note molto positive e altre meno. Quella maggiormente positiva è che abbiamo dato un grande segnale innanzitutto a noi stessi, chiaramente però bisogna migliorare molto perchè giocando sempre così perderemmo molte più partite di quante ne riusciremmo a vincere”. La Pontoni non ha ancora trovato la continuità di rendimento, ma si iniziano a vedere importanti passi avanti, per esempio nel limitare gli errori. “E’ stata decisiva la cura del pallone – continua il tecnico triestino – abbiamo perso meno palloni rispetto alle partite precedenti e questo ha fatto la differenza. Poi abbiamo gestito bene la partita di testa, nel finale avremmo potuto mollare e perdere di 15 punti, invece abbiamo reagito subito. Abbiamo giocato di garra”. Decisivi, ovviamente, i due pesantissimi personali di Prandin, peraltro miglior realizzatore con 20 punti, ma anche la partita totale di Coronica (17 punti, 11 rimbalzi, 23 di valutazione). In generale però tutti hanno dato un contributo tangibile. “In momenti così, quando hai indisponibile il tuo pivot titolare (Medizza, ndr) e hai Rezzano che ha fatto un allenamento in 2 settimane, se tutti non danno una mano non se ne esce – conclude Praticò – bravi quindi i ragazzi, a partire da Vegnaduzzo che ha tenuto bene il campo consentendoci di allungare le rotazioni, fino a Sackey, che ha commesso falli ingenui ma che in 14′ ci ha dato 9 punti e 4 rimbalzi. Bellato ha fatto più fatica del solito, ma ha giocato fuori ruolo ed è alle prime partite in categoria, non era la serata ideale per lui”.

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